
foto B. Shomler
La storia di Giselle (1841), come altri grandi balletti romantici, è tratto dal mondo della leggenda. Il libretto è dell’autore e poeta romantico Théophile Gautier (1811 - 1872), basato su un’opera del insigne poeta tedesco Henrich Heine (1797 - 1856).
La gamma di situazioni, anche sovrannaturali, e l’effusione di emozioni, tipiche del Romanticismo, sono difficili da rappresentare in modo convincente, anche per i più grandi interpreti del balletto classico.
Attraverso i secoli, i ballerini hanno affrontato le complicazioni che queste storie propongono: la sfida di rendere questo materiale credibile. Quel senso di realtà è necessario per il balletto più rappresentativo del periodo romantico, Giselle.
In Giselle, il Principe Albrecht si traveste da suddito, e si presenta come il rivale del fidanzato Hillarion per la mano di una ragazza del popolo, Giselle. Albrecht le giura il suo amore e i due ballano gioiosamente.
La madre di Giselle le ricorda che non deve sforzarsi troppo perché la sua salute è delicato. Dopo un po’ di tempo Albrecht è smascherato, e viene rivelato che ha già promesso il matrimonio ad un altra. Giselle impazzisce e muore.
Nel secondo atto, Albrecht va a piangere sulla tomba di Giselle, che amava sinceramente, nonostante il travestimento. Il fantasma di Giselle esce dalla tomba trasformata in una Wili.
Le Wilis sono spiriti infelici di giovani ragazze che sono state abbandonate e sono morte prima del giorno del matrimonio. Escono dalle loro tombe durante la notte in cerca di vendetta. Albrecht si addentra nel bosco incantato dove si riuniscono, ma qualunque mortale che invade questo dominio soprannaturale è condannato a morire. Le Wilis tentano di fare ballare Albrecht fino a morire di esaurimento, ma Giselle intercede e salva la vita del principe.
La storia di Giselle differisce da altri balletti romantici. In Giselle c’è più enfasi sul carattere, e l’idea di tradurre emozione e sincerità in danza prende un nuovo importanza. I ballerini devono creare e sostenere una caratterizzazione credibile del personaggio che interpretano. Più di ogni altro balletto Giselle ha insegnato ai ballerini l'importanza di essere anche attori.
Sicuramente il più amato dei balletti romantici, Giselle piace oltre che per la musica, composta da Adolphe Adam (1803 - 1856), anche per l’espressiva e eterea coreografia di Jean Corelli (1779 - 1858) e Jules Joseph Perrot (1810 - 1892).

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