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La Fille Mal Gardée

Prima della rivoluzione francese il balletto era essenzialmente un’intrattenimento di corte. Dopo si è trasformato in uno spettacolo popolare. Già negli anni precedenti, i temi mitologici, così cari all’aristocrazia pre-rivoluzionaria, cominciavano ad essere sostituiti da un nuovo interesse al realismo, tratto anche dall’esperienza quotidiana del popolo.

In questo ambiente nasce La Fille Mal Gardée che è stato rappresentato per la prima volta, a Bordeaux, due settimane dopo la presa della Bastille (1789).

Clicca qui per acquistare il DVD per la TV italiana La musica originale è di Peter Ludwig Hertel, e la coreografia è di Jean Dauberval (1742 - 1806) allievo di Jean-Georges Noverre (1727 - 1810), grande coreografo e teorico della danza. Il suo “Lettres sur la Danse” (1760), considerato geniale da Voltaire, è ancora oggi un libro fondamentale.

Noverre proponeva un nuovo genere, il ballet d’action, concentrato sul dramma del balletto, rimanendo fedele alla narrazione e incorporando elementi di pantomima per renderlo più comprensibile allo spettatore.

Nel 1828, Louis Joseph Ferdinand Hérold (1791 - 1833) ha rinnovato la partitura musicale. E’ questa versione che viene solitamente usato per il balletto oggi. Una nuova coreografia (1960) di Sir Frederick Ashton (1904 - 1988) è diventata popolare come alternativa alla coreografia storica del balletto.

La Fille Mal Gardée narra la storia contrastata di due innamorati sullo sfondo di una fattoria. Sono osteggiati dalla madre di lei, che vorrebbe che sua figlia sposasse un anziano facoltoso, per ragioni d’interesse, anziché un giovane, ma povero, spasimante.

La madre, però, dà il consenso per il matrimonio con il giovane inavvertitamente, tanta è la sua sbadatezza e la cattiva custodia che esercita sulla ragazza.

Uno dei più antichi balletti ancora in repertorio in molti teatri, La Fille Mal Gardée introduce un'idea nuova che sarebbe stata fondamentale per lo sviluppo del balletto classico. Per la prima volta si chiede alle ballerine di usare il linguaggio espressivo della danza per interpretare degli uccelli. Ma in questo caso sono i polli, e non i cigni, che oggi sono associati comunemente con il balletto.

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