Christopher Tabar e Tamara Del Giorno nel primo atto di Coppelia del San Jose Cleveland Ballet. (1998)
Foto Bob Shomler
Coppelia, sottotitolato “La ragazza dagli occhi di smalto”, è il risultato di un lavoro di collaborazione. La coreografia è di Arthur Saint-Léon (1821 - 1870), co-autore del libretto con Charles Nüitter, un archivista volontario all’Opéra e drammaturgo di esperienza.
La storia è tratta da un racconto, “Der Sandmann”, di E. T. A. Hoffmann (1776 - 1822), scrittore romantico e compositore tedesco. Il conflitto tra idealismo e realismo, arte e vita, è innato nella storia: Franz è tentato di scegliere la donna perfetta, la bambola Coppelia, anzichè la donna naturale, Swanilda.
La musica, pittoresca e ispirata, è di Léo Delibes (1836 - 1891), studente di Adolphe Adam, compositore di Giselle. Riprende dove Adam ha lasciato, estende le sue ricerche con temi che esprimono e identificano sentimenti e personalità; ogni personaggio ha uno o più temi che lo caratterizza.
Czardas, una danza ungherese, e mazurka, una danza polacca, diventate popolari come balli di sala nell’ottocento, sono stati introdotti per la prima volta nel balletto. Da allora parti di danze popolari sono diventate caratteristiche del balletto classico.
Ambientato nella piazza di una cittadina di alcuni secoli fa, all'inizio si vede Coppelia seduta su un balcone a leggere un libro mentre Swanilda entra. Swanilda guarda la ragazza e cerca di attirare la sua attenzione, ma lei non risponde. Franz, il fidanzato di Swanilda, entra e manda un bacio alla bellissima Coppelia. Lei lo ignora e continua a guardare il libro.
Karen Gabay e Raymond Rodriguiz nella produzione del 1998 del San Jose Cleveland Ballet.
Foto Bob Shomler
Swanilda, però, ha notato le attenzioni del suo amato verso un'altra bella ragazza, e Franz si trova in difficoltà a rassicurarla che è fedele e che i suoi affetti sono riservati solo per lei. Ancora gelosa, Swanilda non lo crede e corre via mentre un gruppo di giovani interrompe il litigio.
Il Borgomastro entra per annunciare che ci sarà una festa il giorno seguente dove il Nobile della Maniera offrirà una dote a tutte le coppie che desiderano sposarsi. Franz chiede a Swanilda di sposarlo. Sconsolata, Swanilda mette una pannocchia di mais all'orecchio: secondo una vecchia tradizione, la pannocchia, se fa rumore, le dirà se il suo amante è fedele. Purtroppo la pannocchia resta in silenzio. Le altre coppie sono felici della notizia del Borgomastro e ballano fino alla sera quando devono tornare a casa.
Il Dottor Coppelius esce, chiude la sua porta a chiave, ed è immediatamente trasportato via da una banda di rumorosi festeggianti. Nella confusione gli cadde la chiave del suo negozio. Swanilda e le sue amiche appaiono, e trovando la chiave, sono piene di curiosità a proposito del strano Dottore e il suo negozio. Prendono la chiave e entrano nella bottega. Qualcuno colpisce una bambola cinese che balla fino a quando la carica manuale è finita. Stupiti, i giovani intrusi danno la carica a tutte le bambole che ballano mentre le ragazze le guardano incantate.
Franz intanto appare con una scala per salire al balcone di Coppelia.
Dottor Coppelius ritorna, vede la porta aperta, e si precipita dentro. I colpevoli scappano, tranne Swanilda. Lei corre nell’alcova dove è tenuta Coppelia. Nello stesso momento, il Dottor Coppelius trova l'infedele Franz che entra dalla finestra.
Franz espone il suo amore per la bella Coppelia. Il Dottor Coppelius finge di ascoltarlo con interesse mentre offre a Franz alcune pozioni da bere. Quando Franz sviene, il Dottor Coppelius porta ciò che crede di essere la sua favolosa bambola fuori dall’alcova. Ma è Swanilda, che ha sentito la dichiarazione d'amore di Franz, e ha cambiato posto con la bambola. Il Dottore fa dei gesti magici per trasferire la forza di vita di Franz alla bambola. Swanilda si alza scoordinata e comincia a ballare; il Dottor Coppelius crede che il suo pupazzo sia diventato vivo.
Swanilda danza senza sosta creando caos nella stanza, rovesciando tutto il lavoro del Dottore. Franz, che è rinvenuto, fugge con Swanilda, inseguiti dal Dottor Coppelius, lasciando la bottega distrutta. Dottor Coppelius rientra e trova la bambola Coppelia stesa su una sedia, senza vestiti, e si rende conto che è stato beffato.
Raymond Rodriguiz e Karen Gabay nell'ultimo atto.
Foto Bob Shomler
L’indomani nella piazza, Swanilda e Franz sono riconciliati, e si avvincano al Borgomastro per ricevere la dote e sposarsi. Il furioso Dottor Coppelius arriva e accusa gli amanti di aver distrutto il lavoro di una vita. Swanilda, rendendosi conto della giustizia dell’accusa, gli offre la sua dote, ma il Borgomastro gli dona un sacco di oro e lo manda via. La gente del paese partecipa alla festa per il matrimonio di Swanilda e Franz.
Inizialmente la produzione è stata sfortunata. Il libretto e la musica erano pronti nel 1868. Il ruolo principale maschile, Franz, è stato creato per una ballerina travestita da uomo; quando la coreografia era quasi finita, la protagonista si è ammalata. Ci sono voluti due anni per trovare una sostituta, rifare le coreografie e completare il balletto. Alla prima, nel 1870, erano presenti Napoleone III e l’imperatrice Eugenia. Quattro mesi dopo il coreografo è morto di infarto, e sei mesi dopo anche la protagonista diciassettenne morì di vaiolo.
Coppelia è stato un successo immediato, dal 1871 è nel repertorio dell’Opéra di Parigi.
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