La Riscoperta dell'Antichità
La riscoperta del teatro e dei teatri antichi nel rinascimento ha condotto ad una visione del teatro totalmente diversa da quella degli antichi greci e romani. Dai luoghi pubblici, come le piazze e le chiese, il teatro si sposta in un locale all’interno del palazzo del potente committente, che assiste insieme a pochi invitati alle rappresentazioni.
Il
primo teatro permanente in Europa dopo la fine dell’impero romano è stato
allestito in Francia, a Parigi, nel 1548. Non
era un edificio appositamente costruito, ma un adattamento di un grande salone
al primo piano del palazzo del Duca di Borgogna.
E’ stato commissionato dalla 
L’esistenza
di questo teatro era sicuramente nota negli ambienti intellettuali dell’Italia
rinascimentale, che anelavano a ricreare i fasti dell’antica Roma.
Sebastiano
Serlio (1475 - 1554), forse il più importante scrittore e teorico
dell’architettura del suo tempo, ha scritto Regole generali
dell’architettura in più volumi, dal 1537 al 1545. Basato sul
trattato di Vitruvio sull’architettura, descrive tre tipi di spettacoli:
la commedia, la tragedia e la satira con le relative scenografie.
Serlio proponeva l’uso di prospettiva per rendere più verosimili le
scenografie.
Quasi
trent’anni dopo l’allestimento dell’Hôtel de Bourgogne,
il primo teatro permanente sorto in Italia dalla fine dell’impero romano è
scaturito dal genio del grande architetto rinascimentale Andrea Palladio
(1518-1580).
Con Vincenzo Scamozzi, suo allievo e collaboratore, ha costruito Teatro
Olimpico a Vicenza dal 1580 al 1584. Dopo
la morte di Palladio,
il suo figlio Silla ha completato i
lavori.
Come l’Hôtel de Bourgogne, Teatro Olimpico è stato allestito all’interno di una struttura esistente. E’ stato commissionato
a Palladio dall’Accademia Olimpico, un gruppo d’intellettuali che
rappresentavano spettacoli teatrali in cortili ed altri spazi dal 1556.
Palladio stesso era membro dell’accademia.
Il Teatro
Olimpico mostra un classicismo essenzialmente archeologico nella sua aderenza ai
modelli antichi. Riproduce un odeon
romano. Palladio era un grande
cultore dell’architettura romana, già nel 1556 aveva illustrato una
traduzione in italiano del trattato di Vitruvio sull’architettura. Il progetto di Teatro Olimpico si basava sui suoi studi delle
rovine del Teatro Berga a Vicenza e sugli scritti di Vitruvio.
Teatro
Olimpico conta 3000 posti sulle gradinate organizzate a semicerchio. Sul palcoscenico è rimasta la scenografia in prospettiva che
Scamozzi ha creato
per l’Edipo Re di Sofocle nel 1585.
Dopo
l’esperienza del Teatro Olimpico, Scamozzi è stato chiamato a Sabbioneta, la
città ideale innalzata per volontà di Vespasiano Gonzaga.
Nel rinascimento la città ideale era concepita come un’opera unitaria
d’arte, dove la perfetta organizzazione urbanistica si univa alla bellezza
delle strutture e le opere d’arte che la riempivano.
Doveva essere il luogo ideale per la vita, ma le città ideali furono
costruite in zone belle, amene, ma lontane dalle vie di commercio e di
comunicazione, per ciò non hanno mai avuto uno sviluppo demografico e sono
rimaste intatte e pressoché immutate nel tempo.
A
Sabbioneta Scamozzi ha costruito il Teatro all’Antica nel 1590.
E’ il primo teatro nell’Italia moderna appositamente costruito come
edificio teatrale, non all’interno di una struttura preesistente.
Il progetto, del 1588, è conservato agli Uffizi.
Ricalca la pianta del Teatro Olimpico, su scala minore, con soli 250
posti.
Bernardo
Buontalenti (1536 - 1608), architetto della corte medicea, ha costruito un
importante teatro all’interno degli Uffizi per il Gran Duca Ferdinando I.
E’ stato inaugurato il 16 febbraio 1586, in occasione del matrimonio di
Virginia dei Medici (la sorella di Francesco) con Cesare d’Este.
Era alto quanto i due piani degli Uffizi, e occupava lo spazio dei primi
14 stanze del museo. Rimasto
intatto fino al 1889, fu usato come sede del senato quando Firenze fu capitale
d’Italia. E stato demolito per fare spazio al museo ed al Gabinetto
delle Stampe. L’ingresso principale al primo piano degli Uffizi e la scalinata
monumentale che portava al teatro sono stati conservati.
Il portale principale, sormontato da un busto raffigurante Ferdinando I
di Giambologna è affiancato simmetricamente da altre due porte.
Del ricco decoro interno un'unica scultura lignea è rimasto.
Il
rinascimento inglese è stato un periodo fecondo per il teatro ed i teatri.
William Shakespeare, probabilmente il commediografo più conosciuto di
tutti i tempi, ha segnato fortemente la scena teatrale del suo tempo.
Il
modello del teatro inglese era basato sull’innyard, uno spazio simile
ad un cortile all’aperta collegato alle taverne (inn in inglese).
I teatri inglesi sorgevano fuori dalle mura delle città perché la
costruzione dei teatri in città era proibita.
Due tipi di teatri sono sorti alla fine del ‘500: i teatri privati
erano più piccoli, attorno a 700 posti, quelli pubblici erano grandi con fino a
3000 posti e applicavano prezzi dei biglietti più bassi, circa un sesto del
prezzo di un teatro privato.
Il
primo teatro (playhouse) costruito in Inghilterra si chiamava The Theater.
Il nome di questo teatro ha dato il nome a tutto il genere architettonico
ed artistico. Costruito nel 1576
dall’attore ed imprenditore James Burbage, era il primo edifico teatrale
appositamente costruito nell‘Europa moderna.
La
struttura era in parte a cielo aperto. Costruito
interamente in legno ricoperto da intonaco, l’esterno era circondato da un
alto muro poligonale. L’interno
consisteva in tre piani di gallerie, chiuse su tre lati, lungo il muro.
Circondavano uno spazio aperto o “yard” dove gli spettatori
stavano in piedi. L’accesso alle gallerie avveniva da due scale.
The
Theater è stato chiuso nel 1597 e smantellato nel 1598, secondo alcune fonti
dopo aver prodotto la commedia “sediziosa” Isle of Dogs di Thomas Nashe,
secondo altre perché scaduto il contratto di affitto del terreno.
Con il legno
smontato da The Theater è stato costruito The Globe nel 1599.
The Globe è stato costruito da Cuthbert Burbage, figlio del proprietario
di The Theatre, James Burbage, in comproprietà con il suo fratello Robert e
altri cinque attori, tra cui Shakespeare. Il
29 giugno 1613 uno sparo errato di un cannone durante uno spettacolo ha causato
un incendio che ha distrutto il teatro, ma entro un anno fu ricostruito.
Tutti i teatri d’Ingleterra furono chiusi dai Puritani nel 1642, e nel
1644 The Globe è stato demolito. Una
moderna ricostruzione ha aperto nel 1997 a circa 200 metri dal sito originale.
Le uniche
illustrazioni del Globe pervenutoci sono piccoli disegni estratti da vedute di
Londra dell’epoca; altre informazioni arrivano da testimonianze scritte e da
scavi sul sito. The Globe era una
struttura poligonale con 20 o 24 lati; all’interno si trovava una corte (yard
o pit) larga circa 17 metri. Il
muro esterno ospitava tre piani di gallerie per gli spettatori.
Contava 1500 posti in piedi (meno cari) e nelle gallerie.
Lo spazio
scenico dei teatri inglesi era molto complesso.
Il palcoscenico esterno consisteva in un rialzo esterno rettangolare,
8,61 per 13,23 metri nel caso di The Globe, che proiettava nel cortile dal muro
di fondo. Un tetto in paglia (heavens)
ricopriva il palco in caso di maltempo. Il
palco era decorato con stoffe ma non aveva ne quinte, ne sipario.
Dietro il palcoscenico esterno si trovava il palcoscenico interno, che
era provvisto di due quinte laterali. Il
palcoscenico interno veniva usato per rappresentare scene che si svolgevano in
un interno o per poter rivelare qualcosa. Sotto
l’intero pavimento c’era una grande cantina chiamato “Hell”
(inferno), da dove aprivano due botole nel pavimento del palco per permettere
l’apparizione di fantasmi o altre creature.
Sopra il
palcoscenico interno, lungo il muro retrostante il palcoscenico esterno, si
trovava la tiring house, un edificio scenico simile a quello dei teatri
antichi. A tre piani come le gallerie, l’edificio scenico conteneva
i camerini, la sala per le macchine, la galleria dei musicisti, ed i passaggi.
Durante gli spettacoli rimaneva parzialmente nascosto da tende.
Al livello del
palco, due porte laterali permettevano le entrate sul palco esterno.
A volte gli attori entravano dalla “middle door” ovvero al
centro del palco uscendo dalle tende che nascondevano il palco interno.
Al secondo livello c’era un balcone centrale e due finestre laterali
dove potevano apparire fino a quattro personaggi.
Dietro il balcone centrale si trovava un’altra stanza usata come il
palcoscenico interno. All’ultimo piano c’era una galleria centrale per
l’orchestra, che normalmente rimaneva nascosto dietro una tenda durante gli
spettacoli. Lateralmente c’erano
magazzini e camerini. In alcuni
teatri c’era anche un attico. Serviva
molto spazio per immagazzinare i costumi, il più grande patrimonio delle
compagnie teatrali: nelle rappresentazioni i costumi erano più importanti di
oggetti e scenografie.
Ogni teatro
aveva un flagpole (un palo per la bandiera); quando si issava la bandiera
annunciava una rappresentazione.
Il primo
teatro inglese al chiuso era il Blackfriars, allestito nel 1596 da Richard
Burbage, figlio di James, grande attore dei King’s Men, la compagnia di
Shakespeare. Dal 1610 i King’s Men facevano la stagione invernale al
Blackfriars. Era un teatro privato
ed era costruito in città. La
struttura misurava 31 x14 metri. L’edificio
era un ex-monastero (da 1535 a 1540 Re Enrico VIII ha abolito la chiesa
cattolica e ne ha confiscato i beni.) E’
stato seguito in rapida successone da Whitefriars (1608), Phoenix (1616), e
Salisbury Court (1629).
Giovan
Battista Aleotti (1546-1636) è stato un grande innovatore che ha stabilito
alcuni canoni dello spazio teatrale che sarebbero rimasti invariati fino al
ventesimo secolo. Il suo primo
teatro è stato il Teatro degli Intrepidi, costruito a Ferrara nel 1605 e
distrutto in un incendio l'11 giugno 1679.
Aleotti è stato incaricato dal Marchese Enzo Bentivoglio per realizzare
una sede per l'Accademia degli Intrepidi
Il
teatro è stato allestito in un ex-granaio.
L’intero teatro, escluso i muri era realizzato in legno.
Due importanti innovazioni strutturali lo designano come il capostipite
del tipico teatro occidentale. Le
gradinate non sono più a semicerchio, ma sono arrangiate a “U”, rendendo più
ampio lo spazio destinato ad ospitare alcune parti dello spettacolo; tale
spazio, in seguito, sarà occupato dalla platea.
Con
il sempre maggiore sviluppo delle macchine teatrali, era necessario ingrandire
il palcoscenico. Tra il palco e la
sala del teatro, Aleotti ha inserito l’arco del proscenio. Ha avuto un impatto rilevante sul teatro, sia esteticamente
sia psicologicamente. E’
diventato l'elemento architettonico più monumentale del teatro e crea una certa
distanza psicologica tra lo spettatore e la scena generando un senso di
illusione. Le parti laterali
servono a nascondere i macchinari e gli accessi degli attori sul palcoscenico.
Aleotti ha usato le quinte piatte per nascondere il retroscena per la
prima volta in un allestimento del 1606.
Teatro
degli Intrepidi poteva
contenere circa 800 spettatori. Consociamo
il teatro da disegni e piante dell’epoca e da una ricostruzione virtuale
moderna.
Il
secondo grande teatro costruito da Aleotti è il Teatro Farnese costruito a
Parma dal 1617 al 1619. E’ stato
allestito nell’armeria del Palazzo della Pilotta. Usa l’arco del proscenio,
come il Teatro degli Intrepidi. Come
novità presentava la buca d’orchestra (o pozzo mistico) davanti al
palcoscenico; il palco era collegato alla sala, prima da un ponte mobile, e dal
1624, da due rampe di scale fisse.
L’altra
importante innovazione del Teatro Farnese era l’uso del sipario, ripreso dai
teatri antichi.
Il
teatro è stato allestito per una visita di Cosimo II de’ Medici, che è stata
annullata. Fu inaugurato soltanto
nel dicembre del 1628 con Mercurio e Marte di Claudio Monteverdi.
Bombardato durante la seconda guerra mondiale, è stato ricostruito negli
anni 50.
La storia dei teatri dalle origini al medioevo